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Il Consiglio Regionale del Veneto ha approvato la proroga del piano casa al 31 dicembre 2018.

Con l’occasione il Consiglio Regionale ha anche chiarito che è consentita la deroga alle distanze minime contenute nei regolamenti edilizi comunali.

Piano Casa Veneto e distanze minime
Il chiarimento si è reso necessario per l’alto numero dei contenziosi sorti nell’ultimo periodo.

Spesso accadeva che i Comuni rigettassero i progetti che prevedevano deroghe alle distanze prescritte dai regolamenti comunali.

Dal momento che la Regione aveva già varato delle circolari interpretative della legge regionale sul Piano Casa, durante le liti il Tar aveva sempre dato ragione ai privati e ai progettisti.

Negli ultimi mesi, però, la posizione del Tar è cambiata.

I giudici hanno iniziato a respingere i ricorsi dei privati affermando che è necessario il rispetto dei regolamenti comunali.

La nuova interpretazione data dalla Regione dovrebbe fare chiarezza, ma è stata accolta con toni diversi dai componenti del Consiglio Regionale.

Piano Casa Veneto, i commenti
L’approvazione di questo emendamento ha permesso al Consiglio Regionale di riappropriarsi della facoltà di interpretare le norme da esso approvate: questa azione permette di dissipare ogni dubbio sul senso della stessa .

Secondo il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni, invece, “Mentre la Legge sul consumo di suolo giace dimenticata in qualche cassetto, la Maggioranza va avanti abbattendo le tutele ambientali”.

Silvia Rizzotto (Gruppo Zaia Presidente) ha commentato “la proroga prevista consentirà di non lasciare un vuoto in attesa di un nuovo provvedimento sul Piano Casa”.

Con questa interpretazione si chiariscono alcuni dubbi che hanno portato alcuni comuni anche a rigettare o di annullare i provvedimenti, ed in questi casi quindi dovranno riesaminarli.